Osteopatia in ambito somato-emozionale
L’obiettivo di questa metodica, è il comfort del paziente sul piano somatico ed emozionale che dovrà essere la ricerca principale del terapeuta.
L’emozione è il punto di partenza di un sentire corporeo poi di una reazione corporea e mentale.
Quindi percepisco dal mondo esterno un informazione attraverso i 5 sensi, che ci informano, su ciò che ci circonda, sugli altri, sulle qualità gustative degli alimenti, sul clima e sull’atteggiamento d’adottare nelle nostre relazioni umane; di questo, ho un elaborazione dal mio “cervello emozionale” e ho una conseguente risposta, generando un azione.
L’equilibrio è nel movimento, se questo non accade, avrò una fissazione emozionale che è la somatizzazione di una “non azione”.
Che cos'è la fissazione emozionale?
Si tratta di una quantità di energia trattenuta nel corpo.
Questa si traduce in una variazione locale della conduzione elettrica attraverso i tessuti dell’organismo.
Questa fissazione emozionale o ciste d’energia, rappresenta una forma di blocco energetico.
Quest’energia si fissa nei tessuti di densità piena, come gli organi, ne modifica la fisiologia o invia un messaggio al sistema nervoso, per permettere all’organismo di ritrovare un equilibrio temporaneo, quindi un “compenso“.
L’informazione noicettiva che ne consegue, sarà contenuta, incistata, e provocherà delle variazioni locali sul piano organico, tissulare, vascolare.
Le emozioni si incapsuleranno nella corazza corporea; tutti gli aumenti di tono muscolare o « rigidità », indicano una eccitazione emozionale vegetativa in corso, che provoca un corteo di sintomi, tra cui aumento della sensibilità dolorosa delle articolazioni.
Definiremo questa fissazione emozionale come una forma di blocco energetico, che corrisponde al non incontro tra l’inconscio ed il conscio e che farà insorgere i sintomi.
Permetterà di bloccare la sofferenza e così di separare il livello pensante della coscienza da quello dei sentimenti e della sensazione, avremo una zona del corpo “congelata”.
Separare il livello pensante della coscienza da quello dei sentimenti e dalla sensazione, è un vero e proprio circuito chiuso, un disturbo della comunicazione tra i diversi cervelli.
Si tratta di una bolla energetica che si fissa negli organi nobili, le fasce e le ossa, diviene una spina irritativa, restando una zona d’attesa.
La sua forma sarà caratteristica, somiglierà ad una bolla di sapone, comprimibile sotto tensione, che noi terapisti, faremo scoppiare. Questa liberazione permetterà la liberazione e soprattutto l’inversione dei parametri vascolari.
La vasodilatazione diventerà vasocostrizione e l’inverso.
Il ruolo del terapeuta è quello di decodificare, interpretare, il linguaggio corporeo e quello emozionale.
Le parole restano importanti, ma sono interpretazioni difficili, la palpazione invece resta cruciale perché condiziona la terapia, quindi il tocco terapeutico avrà qui, tutta la sua importanza.
Lo scopo di questo protocollo terapeutico è quello di apportare una visione nuova e complementare alle differenti tecniche già utilizzate con le manovre osteopatiche classiche.
Queste nozioni e i relativi atti terapeutici sono riuniti sotto il vocabolo di “terapia somato-emozionale”.
Il ruolo del terapeuta sarà quello di liberare tensioni profonde, tensioni che sono immagazzinate nel nostro inconscio più profondo e nelle nostre abitudini comportamentali.
La nostra terapia permette al paziente di percorrere un certo cammino, e di liberarsi sia a livello corporeo che a livello emozionale, aprendo la porta ad altri scenari e rivolgendosi a 360 gradi verso “la vita”.
Bisogna avere lo spirito, la disponibilità, per comprendere che quando ci si trova a confronto con un dolore, un blocco, una sensazione spiacevole, un vissuto particolare, c’è sempre dietro una causa che ha generato il corrispettivo malessere.
A quale livello si trova la tensione se non dentro la struttura o dentro l’emozionale?
Tutta la sofferenza fisica si traduce in una modificazione locale del campo elettromagnetico e della sua luminosità (irraggiamento). Questa modificazione si traduce in un cambiamento della temperatura locale anche se infinitesimale e a una modificazione della densità e della tensione tissulare locale in seguito all’immagazzinamento dell’energia all’interno dei tessuti.
Questa modificazione può essere localizzata da una mano sensibile ed educata.
La nostra figura professionale di osteopati ci ha permesso di allenarci per anni e quindi di sensibilizzarci e di sentire, attraverso le nostre mani, le differenti modificazioni delle tensioni, del calore e della consistenza dei tessuti, così da poter fare una diagnosi palpatoria, poi emozionale, ed infine energetica.
Esempio di una fissazione emozionale, una in-mozione di tipo collera (zona epatica stimolata). Si può avere una deviazione del campo aurico a destra.